Attenzione ai conti zombie: perché e come starci attenti
I conti correnti che non vengono più utilizzati ora si chiamano i “conti zombie”. Difficile ad immaginarlo, eppure in Italia ci sono migliaia di conti bancari inattivi che i consumatori hanno aperto senza poi movimentare. Sono conti che alle banche e agli investitori infastidiscono parecchio, anche perché in molti casi celano un’attività sospetta.
Ne sa qualcosa Ken Tumin, fondatore di DepositAccounts.com, vittima suo malgrado di questi conti farlocchi. Tumin ha reso pubblica la sua storia e ha raccontato che un giorno si è accorto che un suo conto corrente, teoricamente chiuso, era stato riaperto e continuava a “girare” come se nulla fosse. Il fatto che questo conto fosse stato riattivato ha portato a un saldo ovviamente negativo che è poi inevitabilmente ricaduto sulle spalle del suo intestatario.
Dopo aver indagato a fondo, Tumin aveva scoperto che dopo aver chiuso una cassetta di sicurezza presso la propria banca di fiducia, il rispettivo deposito era stato girato al suo vecchio conto corrente. E proprio questo trasferimento di denaro dalla cassetta di sicurezza al conto bancario ha indotto l’istituto a riattivare il vecchio conto. I soldi son continuati a rimanere sul conto corrente ma dato che erano inferiori rispetto al minimo richiesto, la banca si era vista costretta ad applicare il regolamento che prevedeva l’addebitamento di alcune tasse. Con tutto ciò che ne è conseguito in termini di spese improvvise da dover affrontare.
Di storie come queste, uguali o simili che siano, ne è pieno il Paese. Per evitare di imbattersi in questi conti zombie che poi producono solo e soltanto grane, non c’è miglior modo se non controllare regolarmente le proprie finanze, quindi carte di credito, conti correnti, investimenti e risorse liquide, e fare così una sorta di check up della situazione: controlli regolari riducono al minimo le possibilità che possano venirsi a creare situazioni imprevedibili, perché di fatto viene tutto portato alla luce del sole.
Fare dei controlli periodici sui propri conti bancari aiuta insomma a mettersi in salvo da questo tipo di convenienti, e tra l’altro non è neanche un’attività che richiede chissà quale sforzo o quale risorsa temporale: con l’avvento dell’home banking possiamo controllare tutto comodamente da casa, dall’ufficio o dal posto di vacanza in pochi minuti! Che si tratti di bollette non esatte, informazioni scorrette, addebitamenti non dovuti o conti correnti secondari mai autorizzati, non fa differenza: tutto è ormai accessibile 24 ore al giorno e 7 giorni su 7!