Carte di pagamento: novità per il 2019
In Italia c’è un legame quasi virile con il denaro contante. Maneggiarlo, sentirne la presenza in tasca o nel portafoglio, vederlo uscire fuori dalla fessura di un bancomat: tutte cose che generano quella sensazione di possesso di una certa ricchezza. Nonostante i tentativi di limitarne l’utilizzo non sono certo mancati, maggiormente per finalità di controllo fiscale, la maggior parte dei cittadini italiani sono restii ad utilizzare strumenti di pagamento elettronico, contrariamente a quanto succede nella maggior parte dei paesi europei.
Per cercare di introdurre questo concetto nelle menti degli italiani, vengono periodicamente introdotte delle novità tecnologiche per diffondere l’utilizzo delle carte di pagamento.
In questo 2019 iniziato da qualche settimana, la novità principale è rappresentate dal servizio introdotto da Bancomat SPA e SIA e chiamato Bancomat Pay. Di cosa si tratta? Sostanzialmente, è l’utilizzo della carta di debito senza averla con sé ma tramite lo smartphone, attivando un servizio chiamato instant payment Jiffy.
L’utilizzo del Bancomat Pay è abbastanza duttile: si possono effettuare pagamenti nei negozi o trasferire somme di denaro in tempo reale a coloro che utilizzano lo stesso sistema. Una novità importante, rivoluzionaria per certi versi (anche se in realtà non lo è considerando che in molti paesi viene già utilizzata da qualche anno). Gli italiani potenzialmente coinvolti sono 37 milioni, ossia coloro che utilizzano il sistema PagoBancomat per prelievi e acquisti con carte di debito.
Non solo: con Bancomat Pay è possibile effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione; questo grazie la sistema PagoPA, il quale autorizza tali pagamenti e garantisce privacy, sicurezza e affidabilità. Entrambi i servizi possono essere utilizzati sia con l’Internet Banking che con le applicazioni scaricabili sullo smartphone. Per garantire che tutto avvenga nel rispetto dei dati personali e in piena sicurezza, vengono generati dal sistema codici temporanei e password.
Naturalmente, le app che servono ad utilizzare questi nuovi sistemi di pagamento sono gratuite; basta entrare nell’App Store della Apple e nel PlayStore di Android per scaricarle, un po’ come già avviene per altri servizi, come Samsung Pay, Google Pay e Apple Pay, i quali già sfruttano la capacità di pagamento, senza utilizzare fisicamente la carta, semplicemente avvicinando il dispositivo al POS.
Se, come detto all’inizio, gli italiani dimostrano poca propensione ad utilizzare sistemi di pagamento elettronici in vece del denaro contante, c’è un altro ostacolo rappresentato dai negozianti. Le commissioni a loro applicate ad ogni transazione stanno generando un fenomeno di diniego portato avanti attraverso maggiorazione del prezzo di un articolo o addirittura rifiutando direttamente questo metodo di pagamento.
Certamente tutto questo oltrepassa i limiti della correttezza nei riguardi del cliente. Per questo motivo, l’Antitrust ha invitato i consumatori a denunciare accadimenti del genere, onde punire i trasgressori.