Libretti di risparmio postali: perché convengono
La particolare situazione in cui versa il sistema bancario italiano sta spingendo sempre più risparmiatori ad optare per i prodotti offerti da Poste Italiane, ed in particolar modo verso i libretti di risparmio postali.
Investire è sempre rischioso, soprattutto nella particolare congiuntura in cui si trova oggi il Paese. Ecco perché molti risparmiatori preferiscono accantonare i loro risparmi. Poste Italiane, società maggiormente controllata dallo Stato, infonde quella sicurezza che il cittadino cerca quando deve affidare i propri soldi.
Libretto di risparmio postale
Il libretto di risparmio postale è un prodotto che offre la possibilità di accantonare i risparmi senza spese, offrendo anche delle buone prospettive future. Gestire la somma depositata è abbastanza semplice: si può fare allo sportello, tramite app oppure una carta di servizi.
Poste Italiane mette a disposizione del risparmiatore 5 diverse tipologie di libretto postale:
Libretto di risparmio postale smart: utilizzando Internet oppure un canale telematico, il risparmiatore può richiederne l’apertura in forma non cartacea. Nessun costo di gestione, operazioni gratuite e carta per le operazioni tramite il Postamat. E’ possibile collegare il libretto smart ad un conto corrente postale e ottenere un tasso di interesse sulle somme depositate. Gli interessi, i più bassi presenti sul mercato, maturano da quando viene depositata la somma la prima volta fino all’estinzione del libretto. Ogni anno, entro il 31 dicembre, viene effettuata la capitalizzazione.
Libretto postale ordinario: è la forma classica e, in quanto tale, non offre le medesime cose di quello smart. Ogni operazione può essere fatta soltanto presso lo sportello postale. Per fortuna, da fine 2016, il libretto postale ordinario può avere anche forma dematerializzata. Il prelievo giornaliero è di massimo 600 euro e quello mensile fino a 2.500 euro. Non sono previste spese. Purtroppo, gli interessi sulla somma versata sono quasi irrisori: la percentuale è pari allo 0,01%, davvero modesta.
Libretto dedicato ai minori: è prevalentemente a favore dei minori e viene aperto da uno o entrambi i genitori. Le somme possono essere versate soltanto da un maggiorenne. Si differenziano in base all’età. Anche in questo caso, il tasso d’interesse lordo annuo è dello 0,01%, a cui bisogna anche sottrarre l’aliquota del 26%.
Libretto al portatore: usciti di scena il 31 dicembre del 2018, potevano essere intestati soltanto a coloro che ne richiedevano l’apertura. Il limite di giacenza era di 1.000 euro. Chiunque poteva prelevare o versare somme sul libretto, a patto che presentasse un documento di riconoscimento valido. Così come per gli altri, il tasso di interesse annuo lordo corrisposto era pari allo 0,01%.
Libretto postale giudiziario: prodotto tipicamente cautelare, accoglie somme di denaro derivanti da procedimenti giudiziari. Può essere imposto soltanto dall’autorità giudiziaria. Quindi, in quanto tale, non rientra nella casistica delle forme di investimento postale sicure e convenienti.