Come scegliere il tasso d’interesse giusto sui mutui
Quali sono le diverse tipologie di mutuo offerti dagli istituti bancari? Quali i meccanismi e le differenze? Prima di scegliere la soluzione ideale alle esigenze personali, è importante conoscere alcune cose sui mutui, tipo gli interessi che vengono calcolati e gli indici utilizzati.
I prodotti
L’interesse non è altro che il compenso pagato percentualmente ed ogni anno su un prestito. Può essere:
- Semplice: quando gli stessi interessi non ne producono degli altri. In questo caso, il capitale fruttifero resta invariato a prescindere della durata del mutuo.
- Composto: gli interessi vengono aggiunti al capitale per produrne a loro volta degli altri. Nella maggior parte dei casi, i tassi di interessi applicati sono “fisso” o “variabile”, ma di recenti sono stati introdotti quelli “misti”. Altre tipologie sono il tasso “bilanciato” e “capped rate”.
I tassi d’interesse
- Tasso fisso: resta invariato per tutta la durata del mutuo
- Tasso variabile: varia in base ad alcuni parametri, come i tassi del mercato monetario (Libor, Euribor, ecc.).
- Tasso misto: durante la durata del mutuo, ed in base ai termini contrattuali, il tasso può essere modificato e si può scegliere tra quello fisso o variabile.
- Tasso capped rate (o CAP): il tasso variabile ha un limite oltre il quale non potrà mai salire. Lo spread applicato in questo caso è più elevato rispetto a quello variabile normale.
- Tasso bilanciato: è composto sia dal fisso che dal variabile. La combinazione varia in base al peso che si vuole dare al tasso fisso nei confronti di quello variabile.
Come scegliere quello giusto
La scelta non è mai semplice e, spesso, la stessa dipende da chi richiede il mutuo e dalle conoscenze che ha. Comunque, i criteri da adottare per il tasso fisso sono rivolti a chi:
- Vuole essere a conoscenza degli importi di tutte le rate del mutuo;
- Vuole sapere l’ammontare del prestito ottenuto, comprensivo di interessi;
- Opta per un reddito fisso;
- Prevede che l’inflazione cresca.
Invece, il tasso variabile è appannaggio di chi:
- Prevede che costo del denaro e inflazione vadano a calare nel tempo;
- Possiede un reddito medio-alto;
- Ama particolarmente il rischio.
Per quanto riguarda il tasso misto, dovrebbe essere considerato da chi:
- Sta per sottoscrivere un mutuo in un periodo di incertezza sull’andamento dei tassi;
- Non vuole prendere una decisione definitiva;
- Vorrebbe che il tasso si adatti alle future condizioni di mercato.
Invece, dovrebbe optare per il tasso capped rate chi:
- Vuole limitare i rischi mantenendo flessibile il tasso;
- Vuole le garanzie proprie del tasso fisso senza però i costi maggiori.
Infine il tasso bilanciato, consigliabile a chi:
- Conosce molto bene le dinamiche dei tassi d’interesse;
- Vuole personalizzare il tasso del mutuo;
- Pretende maggiore equilibrio tra tasso fisso e variabile.