Con la nuova normativa Mifid II aumenta la trasparenza
La nuova normativa Mifid II tutela maggiormente i risparmiatori italiani, obbligando le società di investimento a fornire ai propri clienti il rendiconto dettagliato dei costi che vengono sostenuti per i prodotti e gli strumenti finanziari.
La normativa viene applicata non solo sugli investimenti che vengono sottoscritti attraverso l’istituto di credito di fiducia, ma anche sugli strumenti che vengono consigliati dal personale consulente finanziario. A livello concreto, se prima le comunicazioni dei costi su strumenti e prodotti erano alquanto incomprensibili, adesso l’investitore disporrà di un quadro più chiaro delle spese sostenute. Inoltre, il valore degli oneri adesso viene evidenziato sia in percentuale che in assoluto.
Un elemento è di particolare rilevanza: l’indicazione delle somme percepite dalla banca come commissioni. Ciò offre al risparmiatore la possibilità di capire se la consulenza è indipendente oppure il consulente abbia consigliato strumenti di investimento su cui la banca ha avuto retrocessioni da società collocatrici. In questo modo, gli sarà possibile una valutazione precisa se queste commissioni hanno un loro perché comparandoli ad altri strumenti finanziari.
Quanto esposto sopra ha una valenza molto importante, in quanto fornisce all’investitore un mezzo per capire se la consulenza e gli strumenti consigliati siano effettivamente validi in relazione all’andamento di mercato oppure sono talmente costosi da far sospettare che la consulenza avuta nasconda un conflitto d’interessi rilevante.
Quindi, queste nuove regole introdotte dalla Mifid II offrono maggiore trasparenza, permettendo al risparmiatore di valutare al meglio la qualità del servizio offerto da un consulente finanziario. Insomma, comportamenti ambigui e scorretti saranno meglio individuati.
E’ logico che si parla pur sempre di materia finanziaria e non facilmente “masticabile”. Per fugare ogni dubbio ed incertezza sull’operato della propria banca o consulente finanziario, sarebbe una buona idea rivolgersi ad un esperto del settore investimenti indipendente.
Solitamente, una società di consulenza finanziaria o i consulenti indipendenti sono figure diverse dai promotori finanziari in quanto non legate a nessun intermediario. Il loro compito non è quello di vendere prodotti o spostare il denaro di un cliente. Fanno semplicemente consulenza finanziaria in modo indipendente. Entrambi vengono pagati a parcella e ottengono denaro solo dai propri clienti. Per questo motivo la consulenza è a tutti gli effetti indipendente e priva di conflitto di interessi.
Altra cosa importante introdotta dalla Mifid II riguarda la modalità di comunicazione. La banca che fa da consulente o gestisce il portafoglio di un cliente è tenuta a fornire informazioni corrette ed a raccogliere quelle che lo riguardano, ossia da quanto lo stesso conosca il prodotto, quanto sia disposto a rischiare, quali sono i suoi obiettivi e se è capace ad ammortizzare una perdita.