Cos’è un’opzione scoperta (o naked option)?
Un’opzione scoperta si riferisce a un investitore che vende un’opzione senza detenere una posizione corrispondente nel titolo sottostante dell’opzione. La vendita di questa opzione è considerata una pratica di trading ad alto rischio, in quanto espone l’investitore a una perdita potenzialmente elevata, fornendo solo un profitto limitato. Tuttavia, è una strategia utilizzata da molti trader poiché la maggior parte delle opzioni scade priva di valore. Pertanto, le opzioni di vendita possono essere una strategia redditizia.
Opzioni scoperte e opzioni coperte
Come detto sopra, un’opzione scoperta si riferisce alla vendita di un’opzione quando il venditore non detiene una posizione corrispondente nel titolo sottostante. Al contrario, un’opzione coperta è un’opzione venduta da un venditore che detiene una posizione corrispondente nel titolo sottostante.
Se il venditore di opzioni detiene una posizione di mercato inferiore a 100 azioni, la sua vendita sarebbe coperta solo parzialmente. La vendita di un’opzione coperta annulla il rischio di vendere l’opzione, ma limita il potenziale profitto del venditore nell’azione sottostante al prezzo di esercizio dell’opzione.
Naked call
L’acquirente di un’opzione call mira a trarre profitto da un aumento del prezzo del titolo sottostante dell’opzione. Un’opzione call conferisce all’acquirente il diritto di acquistare un importo specifico del titolo sottostante al prezzo di esercizio dell’opzione prima della sua scadenza. L’acquirente paga un prezzo chiamato “premio” al venditore dell’opzione. Il premio ricevuto per la vendita dell’opzione è il massimo profitto potenziale del venditore.
Esempio: l’azione A viene venduta a € 45 per azione. L’investitore A vende un’opzione call sul titolo con un prezzo di esercizio di € 50 all’investitore B.
Se il prezzo dell’azione A rimane inferiore a € 50 per azione fino alla scadenza dell’opzione e l’investitore B detiene l’opzione fino alla scadenza, l’investitore A trarrà profitto dall’ammontare del premio ricevuto per la vendita dell’opzione. L’investitore B perderà l’importo del premio speso per l’acquisto dell’opzione.
Se, invece, il prezzo dell’azione A supera gli € 50 per azione, l’investitore B può trarre profitto in due modi: vendendo la sua opzione, che sarebbe aumentata di valore, o esercitando la sua opzione. Se sceglie quest’ultima opzione, l’investitore A perderà l’importo in cui il prezzo del titolo è superiore a € 50, moltiplicato per 100 azioni, meno l’importo del premio ricevuto per l’opzione.
Naked Put
L’acquirente di un’opzione put mira a trarre profitto da un calo del prezzo del titolo sottostante dell’opzione. Un’opzione put conferisce all’acquirente il diritto di vendere allo scoperto un importo specifico del titolo sottostante al prezzo di esercizio dell’opzione prima della sua scadenza. Proprio come con un’opzione call, l’acquirente paga un premio al venditore dell’opzione. Il premio ricevuto per la vendita dell’opzione è il massimo profitto potenziale del venditore dall’operazione.
Esempio: l’azione A viene venduta a € 50 per azione. L’investitore A vende un’opzione put sul titolo con un prezzo di esercizio di € 45 all’investitore B.
Se il prezzo dell’azione A rimane superiore a € 45 per azione fino alla scadenza dell’opzione e l’investitore B detiene l’opzione fino alla scadenza, l’investitore A trarrà profitto dall’ammontare del premio ricevuto per la vendita dell’opzione. L’investitore B perderà l’importo del premio speso per l’acquisto dell’opzione.
Se il prezzo dell’azione A scende al di sotto di € 45 per azione, l’investitore B può trarre profitto vendendo la sua opzione, che sarebbe aumentata di valore o esercitando la sua opzione. Se sceglie quest’ultima opzione, l’investitore A perderà l’importo in cui il prezzo del titolo è inferiore a € 45, moltiplicato per 100 azioni, meno il premio ricevuto per l’opzione.