Come difendersi dal telemarketing sui prodotti finanziari “truffaldini”


telemarketing

Le chiamate indesiderate con finalità commerciali non hanno mai fine, soprattutto se si da il proprio benestare all’utilizzo del numero di telefono oppure si accede ad una rete WI-FI aperta previa registrazione con un account. Ma quale è l’obiettivo di queste continue chiamate? Convincere il mal capitato di turno ad investire denaro con dei meccanismi molto pericolosi, che possono causare disastri finanziari.

Il problema è che in Italia, nonostante si stia cercando di educare la popolazione finanziariamente, ci sono ancora 18 milioni di “ignoranti” (della materia naturalmente) che non hanno la minima idea di come funzioni un prodotto finanziario complesso; quindi, attirarli nella trappola dei facili guadagni, previo investimento irrisorio, diventa un gioco da ragazzi. Ed ecco che la truffa è bella che confezionata!

In questo caso, non si tratta di una vera e proprio truffa, ma piuttosto di una semplice proposta di investimento in un’attività come quella del trading molto rischiosa se non si conosce a fondo la materia. Poi, se il malcapitato è un fervido giocatore online allora diventa ancora più semplice.

Come esposto prima, è l’illusione dei facili guadagni ad attirare principalmente. L’aggressività con cui viene perpetrata questa “truffa” consiste nel continuo bersagliamento di telefonate e di email di benvenuto, le quali richiedono un semplice deposito di 250 euro per iniziare. La strategia più usata consiste nello spingere l’ignaro utente a depositare i soldi in brevissimo tempo prima che il programma diventi a pagamento, con un costo di attivazione che lievita enormemente. Il prodotto che viene sostanzialmente offerto è un investimento nel forex. Di cosa si tratta?

La parola forex non è altro che l’abbreviazione di foreign exchange e descrive il trading fatto sulle valute o sul mercato delle valute estere. Trattasi quindi di prodotti derivati, in poche parole costruzioni di ingegneria finanziaria.

L’intermediario finanziario che telefona non fa altro che mettere a disposizione un semplice programma per PC (oppure una piattaforma). Utilizzando la connessione internet, si possono visualizzare tutti i titoli presenti sia sulle borse italiane che estere; in pochi centesimi di secondo, si possono acquistare o vendere. Questi “broker online” applicano una commissione su ogni ordine d’acquisto e di vendita.

Con la mania dilagante delle criptovalute, ed in particolar modo dei Bitcoin, si viene costantemente bersagliati da banner pubblicitari che richiamano investimenti e guadagni facili investendo piccole somme. L’obiettivo non dichiarato è quello di agganciare una carta di credito e trasportare l’utente a “tradare” prodotti finanziari troppo complessi per essere compresi in pochissimo tempo. Perdite e guadagni sono diretta responsabilità del trader.

Per chi è stato contattato, ecco i seguenti consigli:

  • Evitare di investire se non si ha nessuna conoscenza in merito;
  • Evitare di effettuare prove anche con plafond virtuali;
  • Non diffondere mai dati bancari o di carte di credito;
  • Rivolgersi a Codici Associazione Consumatori per chiarimenti o dubbi.

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