Fondi Ue, Parlamento e Consiglio europeo lavorano a una semplificazione


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Verranno semplificate le norme finanziarie dell’UE sul regolamento Omnibus, oltre alla politica sulla coesione; tutto ciò indipendentemente da chi verranno gestite, se la Commissione, varie organizzazioni e organismi o autorità nazionali.

Il nuovo regolamento, ancora da approvare, dovrebbe entrare in vigore nel mese di luglio. Per le istituzioni UE, le nuove norme entreranno in vigore a partire dal gennaio 2019. Il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio ha approvato il 19 aprile l’accordo raggiunto con il Parlamento europeo, incentrato sulla gestione del bilancio e su una serie di atti che disciplinano i programmi pluriennali dell’UE.

Le nuove norme estenderanno la possibilità di basare i pagamenti UE sul raggiungimento dei risultati o su un metodo predefinito piuttosto che tracciare ogni euro di spesa. Laddove non siano disponibili dati statistici o storici, possono essere utilizzati giudizi di esperti per valutare i costi. Ciò ridurrà i documenti per i beneficiari, e le autorità, che saranno in grado di concentrarsi sui risultati delle politiche piuttosto che sulla raccolta e sul controllo dei documenti finanziari.

Inoltre, sarà più facile per i piccoli beneficiari con risorse limitate accedere ai fondi dell’UE, ma le piccole organizzazioni trarranno beneficio anche dal fatto che il lavoro di volontariato sarà riconosciuto come parte del loro contributo al requisito del cofinanziamento.

Secondo le nuove regole, sarà più facile utilizzare i fondi strutturali dell’UE per l’integrazione di migranti e rifugiati, ma il nuovo regolamento faciliterà anche la lotta contro l’elusione fiscale e le società di comodo.

Il principale fattore alla base di questa riforma è il desiderio di semplificare la vita a coloro che beneficiano e gestiscono i fondi dell’UE, ma ci potrebbero essere anche altri benefici. Ci si aspetta un’attuazione più rapida, con meno costi, un maggiore impatto delle politiche e un accesso più facile per i piccoli beneficiari.

Al fine di evitare controlli multipli delle stesse attività e entità, la Commissione potrà fare più affidamento su audit e su valutazioni provenienti da Stati membri e partner globali. Le nuove regole chiariscono anche che la Commissione non sarà in grado di chiedere le stesse informazioni due volte. Queste misure taglieranno ulteriormente la burocrazia e permetteranno a beneficiari che ricevono denaro da diversi donatori di concentrarsi sul lavoro.

Diversi emendamenti mirano a facilitare l’uso di diversi programmi e strumenti per il finanziamento di progetti, applicando un unico insieme di regole laddove possibile. In questo modo cambierà la gestione dei contributi provenienti dai bilanci nazionali e dagli investitori privati, oltre che essere ottimizzata la gestione delle risorse europee.

Ad esempio, sarà più facile combinare il finanziamento dei fondi strutturali dell’UE con gli strumenti finanziari e il Fondo europeo per gli investimenti strategici attraverso la cosiddetta “miscelazione”. Sarà inoltre possibile combinare sovvenzioni e strumenti finanziari nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa nel finanziamento di progetti nei settori dei trasporti, dell’energia e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.


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